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​F R A G M E N T I  C O E L I

Project:

Bookcase hanger

Sizes: 120cm x 240 cm

Finish: Cherry wood

 

Credits:Giovanni Voto / Jennifer Leo

Description:

A colour,which is pure perception can also be matter and material for a project. The discovery in theGarganic regions, the client's birthplace, of this presence associated through azure with the reality of thesky which becomes a physical presence. The sky brings them this unnoticed character. A place ofprofundity, not even much meditated, which it is sufficient to observe unhurriedly on a clear June day toperceive mysterious reaches and ineffable joy.Something inconceivable is hidden from us and seems to be placed in a dimension of profundity whichneeds to be communicated in the volumes of the work which are conditioned by the azure. Placed ondifferent inclinations which find variable vanishing points, the disconnection creates an anomaly.On the other hand, to speak of profundity in a matter without dimension like the sky is itself an anomaly.However, this profundity exists.

 

Un colore che è pura percezione può essere anche materia e materiale per un opera. La scoperta nelle regioni garganiche, originarie della committenza, di questa presenza si è associata per l’azzurro alla realtà del cielo che materializza fisicamente: un sovrastante “per sempre”. Il cielo lì porta con sé  questo carattere inavvertito. Luogo di profondità, neanche troppo pensata, basta osservarlo con calma in una giornata radiosa di giugno per avvertirne le plaghe misteriose e di letizia ineffabile. Qualcosa di inaudito ci è nascosto e sembra essere posto in una dimensione quella della profondità, che vorrebbe essere comunicata nei volumi dell’opera che vengono piegati all’azzurro. Posti su inclinazioni diverse che trovano fughe variabili, la sconnessione crea un’anomalia.

Del resto parlare di profondità in una materia senza dimensioni come il cielo è un’anomalia. Pure questa profondità c’è.  

Construction Characteristics:

Il progetto si compone di due parti inclinate fra loro che si incontrano in una diagonale. Ognuna delle due parti assolve una necessità, quella di libreria e quella di appendiabiti, che risultano connesse fra loro dalle contingenze emergenti nella committenza. Il materiale usato è legno di pero massello che racchiude la libreria e l’appendiabiti in una sezione di cornice, riconoscibile dallo spessore, appartenente al frammento da cui il nome. La libreria segue la profondità volumetrica sia nella scansione degli scaffali, i quali diminuiscono in altezza, che nella variazione degli spessori di questi, lasciando intatta la possibilità di uso misto nella disposizione dei testi o altro. Appoggiata in parte su un vuoto e in parte sull’origine dell’appendiabiti la libreria si definisce con una cornice autonoma dal mobile completo attraverso una fuga. L’appendiabiti che risulta inclinato con pendenza diversa è composto di un vano all’interno del quale trova posto l’appendiabiti e un piano per appoggiare i cappelli. Uno sportello lo chiude definendo il volume.
Le dimensioni di 1,2 metri per 2, 4 la rendono facilmente adattabile al fondale del corridoio cui è destinata.

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